Cos’è la EOE?
- L’esofagite eosinofila (EOE) è una malattia cronica, localizzata nell’esofago e provocata da una risposta del sistema immunitario di fronte ad antigeni alimentari.
- Questa risposta si traduce in una difficoltà nella deglutizione di alimenti (disfunzione esofagea) e infiammazione prodotta dagli eosinofili, ovvero leucociti che normalmente non dovrebbero essere presenti nell'esofago. Come risultato, il passaggio attraverso l’esofago si ristringe fino ad impedire il transito degli alimenti.
- Questa malattia è presente sia nei bambini che negli adulti e si manifesta attraverso diversi sintomi dovuti a un malfunzionamento dell'esofago.
- A livello microscopico, si osserva un accumulo di eosinofili (un tipo di leucociti o globuli bianchi) sulle pareti dell’esofago superiore al normale.
Quali sono i suoi sintomi?
I sintomi possono variare in base all’età della diagnosi. Essendo una malattia ancora poco conosciuta, molti pazienti sviluppano meccanismi adattivi per facilitare il transito degli alimenti. Non è insolito ingerire molti liquidi durante i pasti, tagliare a pezzetti molto piccoli gli alimenti, masticare a lungo prima di deglutire, mangiare lentamente, rifiutare alcuni alimenti difficili da deglutire, ecc.
È importare prestarvi attenzione e, in caso di dubbi, contattare uno specialista per confermare o scartare l’insorgere di questa malattia. Se diagnosticata in tempo, è possibile interrompere la sua evoluzione e migliorare la qualità della vita.
Nei neonati | Bambini | Adulti |
Rifiuto di alimenti | Dolore al torace e addominale | Disfagia |
Rallentamento della crescita | Rifiuto di alimenti | Alimenti che restano bloccati nell'esofago |
Vomito | Vomito | Vomito |
Rigurgiti | Ipersalivazione | Dolore al torace |
*A partire dai 5 anni | Difficoltà nella deglutizione (disfagia)* | |
Gli alimenti possono rimanere bloccati nell’esofago* |
Come si diagnostica?
- Attualmente, l’unico modo per realizzare una diagnosi efficace è attraverso una endoscopia con raccolta di varie biopsie (sono necessarie almeno sei biopsie, due in ogni tratto dell’esofago: prossimale, medio e distale)
- Un paziente è considerato affetto da esofagite eosinofila quando vengono registrati più di 15 eosinofili per campo ad alta potenza nei campioni ottenuti attraverso biopsie.
Qual è il suo trattamento?
- Trattandosi di una malattia cronica, l’obiettivo del trattamento consiste nel mantenere la malattia in uno stato remissivo (senza sintomi o senza eosinofili).
- Nonostante si tratti di una sintomatologia molto lieve è importante il controllo e il trattamento preventivo.
- Attualmente esistono diversi tipi di trattamento e tutti devono essere realizzati sotto la supervisione medica:
- Farmaci, come:
- Inibitori di pompa protonica (IPP).
- Corticosteroidi topici da deglutire.
- Diete:
- Eliminazione empirica, che mira a trovare il cibo o gli alimenti che scatenano la malattia.
- Elementari nei casi più complessi.
- Attualmente, la dieta è l’unico trattamento diretto alla causa della malattia.
- Gli allergeni che, con maggiore frequenza, scatenano la malattia sono: latte, glutine, uova, legumi, frutta secca, pesce e frutti di mare.
- Farmaci, come:
- Il mancato trattamento o l’evoluzione della malattia può provocare stenosi e fibrosi che devono essere risolte con la dilatazione.
Quante sono le persone colpite?
Si stima che in Spagna ci siano circa 40.000* persone colpite da EOE, molte delle quali non ancora diagnosticate.
Attualmente si stimano 43-56 casi ogni 100.000 abitanti (Dati europei e statunitensi*).
* Fonte: Molina-Infante J, Gonzalez-Cordero PL, Ferreira-Nossa HC, Mata-Romero P, Lucendo AJ, Arias A. Rising incidence and prevalence of adult eosinophilic esophagitis in midwestern Spain (2007-2016). United Eur Gastroenterol J. 2017; DOI: 205064061770591